Tredici donne e il loro sogno di volare nello spazio

Mercury 13 è il titolo di un libro scritto da Martha Ackmann, che racconta la storia di tredici astronaute americane che negli anni ’60 hanno superato i test per il volo spaziale, ma che non hanno mai fatto parte di nessun equipaggio. Nella loro storia si intrecciano le vicende della società americana, la nascita dei movimenti femministi, le contraddizioni di un’epoca in mutamento e la storia della conquista dello spazio.

L’ America degli anni’60

L’America negli anni ’60 è una grande provincia borghese, dove tutti possono realizzare i propri sogni. Tutti gli uomini, forse, ma non le donne. Nell’immaginario collettivo la donna americana degli anni ’60 è molto simile a Marion di Happy Days: bella e sorridente, porta gonne larghe e corpini stretti, prepara tacchino arrosto nel giorno del ringraziamento e non pensa alla carriera.
Nel 1963 la sociologa americana Betty Friedan descrive nel suo libro “La mistica della femminilità” la condizione delle donne americane di quegli anni. “Le donne americane degli anni sessanta sono infelici, depresse e predisposte all’abuso di alcol e psicofarmaci (…) Questo problema è il risultato di un inganno che prende il nome di mistica della femminilità, a causa della quale milioni di americane hanno rinunciato ai loro sogni di realizzazione professionale, per dedicarsi esclusivamente alla maternità e alla vita casalinga“.

La guerra fredda e la conquista della luna

Gli anni’ 60 sono anche gli anni della guerra fredda. America e Unione Sovietica si fronteggiano nell’affermare la reciproca superiorità, il terreno di scontro è anche la conquista dello spazio. Il 4 ottobre 1957 viene lanciato da una base russa il primo satellite artificiale in orbita attorno alla terra, lo Sputnik.
È un duro colpo per l’America, che decide di dedicarsi completamente al settore spaziale, e promette che entro la fine del decennio manderà il primo uomo sulla luna.  Nel 1959 viene creato il progetto spaziale Mercury, in cui vengono selezionati e testati gli astronauti che prenderanno parte all’equipaggio spaziale. Sono sette uomini, i migliori dei migliori.

Tredici donne nello spazio?

Il dottor Randolph Lovelace, responsabile dei test medici dei futuri astronauti, decide di seguire le stesse prove anche su una donna, pensando che il peso corporeo femminile e una minor necessità di ossigeno e di cibo potessero infatti essere aspetti vantaggiosi per una missione spaziale. Nel 1960 il dottor Lovelace convoca l’aviatrice Jerry Cobbs che si sottopone ai test e li supera brillantemente. Oltre alla Cobbs partecipano e superano i test altre dodici aviatrici, insieme esse formano l’equipaggio spaziale delle Mercury 13. Nel 1963, tuttavia, la prima donna a volare nello spazio sarà ancora un’astonauta russa, Valentina Tereškova.  Le Mercury 13  infatti non verranno riconosciute dalla NASA e non voleranno mai nello spazio. La prima donna americana a farlo sarà Sally Ride nel 1983.

 

Ascolta il radio documentario

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mercury13

 

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